Sommario tesi: che cos’è e come si fa

Siete arrivati al momento decisivo di tutto il percorso accademico, quello tanto atteso della tesi di laurea? In questo articolo lo staff dell’Università Niccolò Cusano di Brescia ha intenzione di fornire alcune specifiche sulla struttura che una buona tesi deve avere – partendo proprio dalle basi, cioè dal sommario della tesi.
indice della tesi di laurea
Infatti, la tesi di laurea deve rispettare alcune regole, non solo per quanto riguarda l’aspetto contenutistico (e questo – chiaramente – varia da facoltà a facoltà) ma anche per quanto riguarda la struttura della tesi.

Dunque, in questo articolo potrete trovare alcune regole generali riferite all’impaginazione della tesi, al font da utilizzare, alle distanze e al layout della copertina… ma non solo: avrete anche dei riferimenti sulla struttura da osservare (presenza del frontespizio, dell’abstract, dell’indice, della bibliografia).

Se siete arrivati a leggere fin qui, vuol dire che siete estremamente interessati a non perdere nemmeno una di queste speciali dritte a cura dello staff della Unicusano di Brescia. E allora, continuate a leggere!

Impaginazione tesi: ecco le direttive da rispettare

Iniziamo questo articolo dalla parte più tecnica della redazione della tesi: l’impaginazione.

Copertina della tesi: cosa scrivere

La prima impressione è quella che conta dunque, oltre a decidere i colori (rossa con caratteri oro o blu con scritte argento, le combinazioni più diffuse…) è importante capire cosa inserire nella copertina.

Come prima cosa va messo in alto al centro il logo dell’università, successivamente – sempre centrato  – titolo e sottotitolo della tesi. Poi, allineato a sinistra va il nome del laureando con a destra il nome del relatore e dell’eventuale correlatore. Infine, a fondo pagina al centro va inserito l’anno accademico.

Font: quale usare e di quale dimensione

Sia nella copertina che in tutta la tesi, è preferibile utilizzare il font Times New Roman, possibile da trovare in tutti i programmi di videoscrittura di default. È un carattere elegante ma al tempo stesso chiaro e di facile lettura – a cui l’occhio è abituato. Meglio evitare font stravaganti quali Comic Sans, Courier New e similari.

La dimensione, per quanto riguarda il corpo del testo, non deve superare i 12pt. Meglio evitare di ingigantire a dismisura il font: questo stratagemma non farà sembrare che avete scritto più pagine!

Nel corpo del testo va evitato il grassetto che deve, invece, essere utilizzato nei titoli dei capitoli e nei paragrafi.

Capitoli e paragrafi: ecco come evidenziarli

Infatti, per quanto riguarda i capitoli e i paragrafi possono essere scritti utilizzando il grassetto e un font più grande (16pt o 18 pt al massimo); meglio evitare comunque di utilizzare tutte lettere maiuscola, preferendo un carattere minuscolo.

Inoltre, i capitoli vanno evidenziati con un numero in ordine crescente (capitolo 1, capitolo 2…) e di conseguenza i sotto-paragrafi di ciascun capitolo andranno evidenziali come Paragrafo 1.1, Paragrafo 1.2…).

Questa identificazione renderà più agevole la formazione di un sommario tesi fruibile e comprensibile.

Interlinea: a cosa serve

L’interlinea è il modo di separare una linea di testo dalla seguente, così da rendere all’occhio più agevole la lattura e dare “aria” al testo. L’interlinea più frequente utilizzata nella tesi di laurea è 1,5 (e mai più di 2). Anche qui vale la regola: non esagerare!

Margini: fondamentali per una corretta stampa

Importanti da impostare prima dell’inizio della scrittura, i margini consigliati per una tesi sono: superiore: 3cm, inferiore: 3cm, destro: 3,5cm, sinistro: 4cm – questo per consentire una rilegatura migliore.

Immagini: l’importanza della didascalia

Infine, se avete deciso di inserire delle immagini nella tesi, occorre che queste siano in buona risoluzione, così che vengano bene nella stampa. Inoltre, sotto ogni immagine è fondamentale inserire una breve didascalia con indicata la fonte di provenienza e il copyright delle immagini.

Continuiamo poi con alcuni riferimenti sulla struttura…

Quali sezioni non possono mancare nella tesi di laurea

Qui di seguito troverete alcune direttive su come strutturare le varie sezioni della tesi di laurea

Frontespizio: a cosa serve

Il frontespizio deve riportare gli stessi dati (e nello stesso ordine) della copertina e – importante! – deve essere fatto firmare da relatore e correlatore e consegnato in segreteria studenti per essere validato.

Indice tesi: un focus sulla struttura

L’indice della tesi di laurea è il modo migliore per avere sotto controllo tutte le sezioni e se queste sono rispondenti alla scaletta fatta prima di iniziare con la stesura del testo.

L’indice deve contenere il titolo del capitolo (meglio in grassetto), seguito dai paragrafi che compongono il capitolo (numero e titolo per ciascuno di essi), ciascuno con l’indicazione della pagina in cui iniziano.

Bibliografia: ecco come strutturarla

Infine, e obbligatorio riportare in una bibliografia curata tutte le citazioni fatta all’interno del testo della tesi. un riferimento bibliografico va necessariamente scritto così: Cognome N., Titolo, Città, Casa editrice, Anno edizione.

Avete trovato utili i nostri consigli su come strutturare la tesi e su cosa scrivere nella tesi di laurea? Condividete pure questo articolo sui vostri canali social e non dimenticate di taggare i vostri amici e colleghi laureandi!


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