Cosa significa “vacatio legis” in giurisprudenza?

Sei uno studente iscritto alla facoltà di Giurisprudenza a Brescia presso l’Università online Niccolò Cusano? In questo caso avrai sicuramente sentito parlare di vacatio legis. Se hai dubbi sul significato di questa locuzione e vuoi saperne di più, ti consigliamo di continuare a leggere la nostra breve guida.

Vacation legis: cos’è e cosa siginifica

Per capire di cosa stiamo parlando, partiamo dalla definizione di vacatio legis.
Vacatio legis è una locuzione latina che, tradotta genericamente, significa “Mancanza della legge”. In pratica indica il tempo che intercorre tra la pubblicazione di una legge sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e la sua entrata in vigore.

Questo tempo ha un duplice scopo:

  • fare in modo che la collettività apprenda l’esistenza di una nuova legge
  • permettere l’apprestamento delle strutture tecniche necessarie a consentire l’applicazione della legge

Trascorso il periodo di vacatio legis, la legge entra in vigore e diviene obbligatoria.

vacatio legis avvocato

Vacatio legis nell’ordinamento giuridico italiano

Ora che sappiamo cosa significa vacatio legis, vediamo la sua applicazione all’interno dell’ordinamento giuridico italiano.
Come abbiamo già detto, in ambito giuridico si usa questa espressione per indicare una condizione di non vigenza di una norma. Solitamente questo periodo è di 15 giorni.
L’ordinamento giuridico italiano, nello specifico l’articolo 10 “Inizio dell’obbligatorietà delle leggi e dei regolamenti”, precisa che:

le leggi e i regolamenti divengono obbligatori nel quindicesimo giorno successivo a quello della loro pubblicazione, salvo che sia altrimenti disposto.

Nel caso in cui la legge introduca una disciplina articolata e complessa, come riforme di settore, il legislatore può allungare il termine della vacatio legis. In questo modo si favorisce una maggiore conoscibilità delle nuove norme. In casi che richiedono urgenza, al contrario, il legislatore può disporre l’immediata entrata in vigore della nuova legge.
Nel tempo in cui la norma resta vacante, il cittadino può prenderne conoscenza in modo da essere pronto ad applicarla fin da subito.

Tra i destinatari della norma, oltra ai cittadini, vi sono anche coloro che hanno il compito di applicarla e farla rispettare, come polizia o altri enti. Questo periodo di “vacanza” serve anche come aiuto per ottimizzare strutture e mezzi delle amministrazioni e far fronte alle nuove esigenze dettate dall’introduzione della nuova legge.

Una volta trascorso il periodo di vacatio legis, la nuova legge diventa obbligatoria e si presume che sia conosciuta da tutti. Per tale motivo, all’entrata in vigore della legge, vale il principio generale “Ignorantia legis non excusat” (l’ignoranza della legge non scusa). Secondo questo principio classico, nessuno può invocare l’ignoranza totale o parziale della legge allo scopo di eludere l’applicazione della norma.

Ora che sai come funziona la vacatio legis, sei pronto per sostenere i tuoi esami di giurisprudenza? Al tal proposito, leggi anche come si diventa magistrato.


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